domenica 27 dicembre 2015

Auguri da Montelago

Un'antica torbiera sull'altopiano umbro marchigiano, un'atmosfera serena e gelida, resto fermo nell'aria sottile del mattino e guardo il mio respiro diventare vapore...
Intorno niente si muove, solo ombre e una leggera nebbia che sembra non voglia staccarsi dal terreno.
Poi inevitabilmente sorge un nuovo giorno, tutto prende lentamente vita, bisognera' attendere una nuova mattina perche' quella magia si ripeta...







Buon fine e inizio anno a tutti voi...

giovedì 17 dicembre 2015

Pecore e aironi

Oggi prima di andare al lavoro, il solito giro per le campagne tra Piagiolino e Montecucco. Finalmente la nebbia persistente di questi ultimi giorni sembra aver abbandonato la vallata le e la bella luce del tardo pomeriggio illumina la campagna circostante. Quasi nessuna macchina che incrocia per le strade sterrate tra campi e siepi, ma una e' una presenza costante; si tratta della jeep rossa di Marcello il pastore al seguito del suo gregge di pecore. Mi sta' venendo incontro e visto che ci conosciamo da parecchio tempo, ci si ferma a fare quattro chiacchere. Mi dice che il suo gregge sta' pascolando su un campo di medica poco distante e che assieme ai quadrupedi ci sono un gruppo di piccoli aironi  bianchi. Andiamo a dare un'occhiata, solo un paio di minuti d'auto e siamo sul posto. Gli ovini sono tranquilli al pascolo ed in effetti tra l'erba, ci sono anche una ventina di Aironi guardabuoi. Bellissimo, un pezzo di savana africana proprio sotto casa...Be', Africa, in effetti non vedo ne' gazzelle ne' bufali ma con un po' di fantasia si potrebbe pure immaginarli... La mancanza di fiere selvatiche non e' pero' un problema per gli eclettici ardeidi, anzi approfittano di tutto quello che le pecore nel loro pascolare fanno venire allo scoperto e che finisce inevitabilmente nei loro becchi approfittando poi dei quadrupedi anche come comodo punto di riposo o mezzo di locomozione... 











sabato 26 settembre 2015

Beccapesci alla foce del Cesano

E cosi' nel poco tempo disponibile, l'unico posto che riesco a monitorare con una certa frequenza 
e' la foce del fiume Cesano. Ieri nella pausa pranzo ho approfittato di una mezz'ora per controllare
la spiaggia sassosa nel lato nord, quello in provincia di Pesaro, visto che proprio la foce divide le  
due provincie. Vento sostenuto e mare agitato motivi per cui diversi gabbiani sia comuni che reali
erano a riposo posati sulla spiaggia. In mezzo a loro c'erano anche una ventina di Beccapesci, queste sterne dal volo rapido e acrobatico si sono fatte fotografare senza problemi in maniera
molto confidente. Questi alcuni scatti...













sabato 19 settembre 2015

Ultime dalla costa



Poco, pochissimo tempo per fare BW. Mezz'ora alla foce del Cesano, un'ora sul litorale della spiaggia di Senigallia, qualche quarto a Montecucco e poi via di corsa; lavoro famiglia incontri 
" NO TRIV" e poi ancora lavoro...dura la vita del birdwatcher's , ma anche in poco tempo qualche bell'incontro... 



fratini



piovanelli tridattili



mignattino comune


sabato 18 luglio 2015

Falco pecchiaiolo, un probabile ritorno...

Questa e' la cronaca del ritorno del Falco pecchiaiolo nelle campagne della bassa valle del fiume Cesano. Relegato fino a 5/6 anni fa' nelle zone piu' interne e montane della provincia di Pesaro/Urbino, questo elegantissimo rapace dalle abitudini alimentari alquanto particolari; si nutre infatti principalmente di vespe, sta' lentamente  riappropiandosi degli antichi territori di nidificazione di pianura. 
Nelle ultime estati infatti le sue osservazioni si sono fatte sempre piu' frequenti, facendo fortemente sospettare che qualche coppia sia tornata a nidificare nelle campagne e sulle colline costiere. 
Per quello che mi riguarda, le ricerche si sono concentrate nei dintorni di casa e nella zona poco distante di Montecucco. Confortanti anche le osservazioni fatte dall'amico Federico in ambienti simili in provincia di Ancona che specialmente in questa calda estate sono diventate sempre piu' frequenti. Sebbene il Falco pecchiaiolo sia uno dei rapaci piu' facilmente osservabili durante la migrazione, spesso in gruppi di decine di individui, in periodo riproduttivo risulta di abitudini molto elusive. Spesso si muove a terra alla ricerca di nidi di vespe e bisogna essere molto pazienti per cercare di individuare la sua presenza dai brevi voli territoriali. 
Gli indizi di pecchiaioli in zona sono iniziati con l'osservazione di un piccolo gruppo di 6 individui, adulti visti per 2 giorni consecutivi il 14 e 15 Giugno. Sebbene il periodo potrebbe rientrare ancora dentro la "finestra" migratoria, e' comunque molto tardivo almeno per costa Adriatica.




























Nel  mese di  Luglio, avendo un po' piu' di tempo a disposizione, ho concentrato le ricerche nelle colline di Montecucco; posti dove negli anni scorsi avevo avuto dei contatti estivi con la specie in questione. L'ambiente e' quello tipico della collina marchigiana, ampie zone coltivate a cereali, ma anche pioppeti lungo i fossi, grosse querce sparse o in lunghe file a bordo di stradine sterrate, ma soprattutto poco disturbo e poche persone che circolano in campagna. Cosi' quasi ad ogni uscita ho visto Pecchiaioli, vedremo tra poche settimane, se si potranno osservare i nuovi nati a conferma della riconquista da parte di questo singolare rapace delle campagne costiere marchigiane.



la linea di costa dista 4/5 km
  

venerdì 22 maggio 2015

Il basso corso del fiume Cesano

21 maggio 2015

Il fiume Cesano, spartiacque tra le provincie di Ancona e Pesaro. Nasce dal monte Catria e sfocia tra Marotta e Senigallia in localita' chiamata appunto Cesano. Nei suoi circa 60 km di lunghezza, scorre tra la valle omonima attraversando dapprima le colline e poi, dopo il paese di S. Lorenzo in Campo si apre percorrendo ancora circa 25 km sulla pianura, questa molto antropizzata e coltivata.
Nel corso degli ultimi 20/25 anni il fiume e' cambiato molto, il suo letto e' sceso di diversi metri, in alcuni casi anche di 4/5. Le cause di questo cambiamento sono in parte umane; diverse cave di ghiaia pescano nelle sue falde abbassando inesorabilmente il livello, altre sono naturali; le piene sempre piu' violente erodono i teneri argini argillosi creando in certi punti veri e propri canyon.  
Questo ha portato ad un cambiamento anche nella flora e nella fauna del suo ambiente.
Intanto al posto delle buche profonde si sono fatte posto estese zone ad acqua bassa e ampie rive sassose, mentre gli argini si sono alzati impedendo in parecchi punti l'accesso al fiume dai campi. 
Vegetazione pioniera dentro il letto del fiume e argini con enormi pioppi, sia neri che bianchi e meravigliosi salici creano un intricato bosco ripariale. Le specie di  uccelli che meglio si sono adattati a questi nuovi habitat sono diverse, su tutti i colorati Gruccioni. Questi hanno formato parecchie colonie lungo tutto il basso corso del fiume.






...colonizzando praticamente tutti i siti possibili...







Altra specie in evidente aumento e' il Corriere piccolo, anche questo facilmente osservabile sulle spiagge sassose e assolate. Ieri in particolare, mentre camminavo lungo la riva ho visto due adulti
nel tipico atteggiamento di allarme. Con continui versi e con parate di distrazione cercavano di distogliere la mia attenzione dal posto. Allora mi sono nascosto all'ombra di un salice, mi sono seduto dietro a dei cespugli cercando pero' di mantenere una zona di visibilita' sulla piccola spiaggia. Nel giro di appena tre minuti gli uccelli hanno cambiato completamente atteggiamento, 
si sono calmati ed hanno iniziato a camminare lungo la riva emettendo dei delicati " pi' pi' pi'".
Era il segnale per i piccoli che il pericolo era passato. Come per incanto 3 piccolissimi pulcini si sono materializzati tra i sassi del greto!! Incredibilmente spassosi ma altrettanto incredibilmente autonomi, tra inciampi e brevi corsette, becchettavano gia'  tra i sassi per appiattirsi sul terreno al primo verso di pericolo emesso dagli adulti. Mi sono goduto lo spettacolo per circa 3/4 d'ora, poi inevitabilmente mi sono dovuto alzare. Ovviamente i pulcini si sono immediatamente  mimetizzati sul terreno, non ho pero' resistito alla tentazione di verificare il loro sbalorditivo mimetismo...
Pur sapendo benissimo dove uno si era abbassato ho faticato non poco ad individuarlo e muovendomi come se camminassi su delle uova l'ho trovato solo  " spulciando"  ben benino tutti i sassetti che avevo davanti a me! Giusto il tempo per qualche scatto e mi sono dileguato piuttosto in fretta, controllando poi da  lontano con il binocolo che tutto fosse tornato alla calma.



   




























Dopo poco sono stato sorvolato da un falcone, che sembrava in caccia, si trattava di un adulto di Falco pellegrino...perlomeno  inattesa la sua osservazione da queste parti in questo periodo...