Ci siamo, fine Agosto, per molte specie di uccelli e' tempo di nuovo di migrare. Resta pero' il tempo per riempirsi ancora la pancia ed essere in forze per il nuovo, per molti il primo, viaggio.
Cosi' in questi giorni diversi rapaci approfittano per cacciare, chi insetti, chi altri uccelli e chi quello che capita. Le colline di Montecucco sono visitate ad esempio da grandi Bianconi e rapidi Falchi pellegrini...
Anche se a migrare saranno solo le " Aquile dei serpenti", anche il giovane pellegrino dovra' imparare a procurarsi il cibo prima dell'arrivo dell'inverno. E allora eccolo in veloci picchiate e spericolate evoluzioni aeree nel tentativo di mettere sotto il becco qualcosa...
Altri giovani uccelli nati quest'anno fanno lo stesso tentativo, e' il caso di una Poiana dal piumaggio praticamente perfetto...
Mentre per i " gregari" Grillai, basta un campo arato per trovare quello di cui hanno bisogno. Cavallette ed altri insetti che l'aratro ha portato in superficie sono un succolento pranzo. Lungo la valle del Cesano anche quest'anno si sono fatti vedere numerosi.
Dal monte Catria al mare Adriatico Nel mezzo natura e storia...ma sopratutto le storie e le mie passioni...
giovedì 22 agosto 2013
mercoledì 31 luglio 2013
Appunti di mezza estate...
E cosi' mi ritrovo a scrivere di qualche giornata passata al mare con la mia famiglia, oppure di fughe veloci verso la campagna o ai piedi delle montagne.
In realta' in questi ultimi mesi poco e' stato il tempo da dedicare alla natura, la testa e' presa dal lavoro e da qualche pensiero che non sempre invoglia a distrarsi...In ogni caso ho avuto modo di passare qualche ora nei posti che ben conosco e che sono sicuro che non mi avrebbero deluso.
Uno di questi e' sicuramente Frontone nell'entroterra pesarese, in particolare il suo castello.
Arroccato a dominare la piccola valle del fiume Cinisco, e' stato nel tempo un importante punto strategico e militare conteso dai vari signori che si sono succeduti a governare il suo territorio.
Tra le sue piccole e strette vie, scorci suggestivi e particolari catturano la mia attenzione.
Ma tra queste antiche mura c'e' un'altra vita oltre a quella delle persone, tanti piccoli uccelli hanno scelto di vivere sui tetti e sui manufatti del borgo.
Sono rondoni, fanelli, codirossi, codirossi spazzacamini e poi ballerine bianche, storni, cincie e tanti altri. Ma come tutti i castelli che si rispettano, solo uno e' il suo signore...il passero solitario!
A qualche minuto d'auto, la citta' di Cagli viene attraversata dal fiume Burano. Scava il suo corso tra le pareti vertiginose del monte Petrano e le propaggini piu' a ovest del massiccio del Catria. Conosco bene le sue "buche", da ragazzo mio padre mi portava a cercare trote, quelle vere, le fario proprio da queste parti.
In un tratto di questo impetuoso fiume vive un vecchio amico, da che mi ricordo l'ho sempre incontrato nel solito punto, e' il merlo acquaiolo...
Scendendo verso valle, sulla strada di casa un paio di incontri nelle campagne a ridosso della costa sono stati fonte di particolare interesse. Ho avuto la fortuna di fotografare due rapaci non troppo comuni dalle mie parti, il falco pecchiaiolo e il nibbio reale.
Percorrendo la statale Pergolese verso la costa, si attraversa il piccolo centro di S. Michele al Fiume. Qui c'e' una "storica" colonia di balestrucci. Lungo i 6/7 mt. di cornicione di un vecchio palazzo sono attivi una trentina di nidi. Accatastati l'uno sull'altro sono fonte di litigi continui tra i vari condomini.
E' stato interessante e divertente riprendere le scaramucce che avvengono lassu', il tutto tra le risa divertite dei miei figli.

Alla fine di questa storia si arriva al mare. Anche per questa estate ho trascorso gli ultimi quindici giorni di Luglio in un piccolo appartamento in affitto davanti alla spiaggia di Cesano a pochi km da Senigallia. Tra bagni di sole e di mare nelle pause dal lavoro ho potuto verificare come in questa fase della stagione si osservano i primi movimenti di tutti quegli uccelli che si spostano da nord verso sud dopo essersi riprodotti. Limicoli ed altri uccelli si riposano sugli scogli o sulla battigia, oppure passano in volo sulle teste indifferenti dei bagnanti. Pensando a futuri progetti ed a un po' piu' di tranquillita' vi lascio con le ultime immagini...
In realta' in questi ultimi mesi poco e' stato il tempo da dedicare alla natura, la testa e' presa dal lavoro e da qualche pensiero che non sempre invoglia a distrarsi...In ogni caso ho avuto modo di passare qualche ora nei posti che ben conosco e che sono sicuro che non mi avrebbero deluso.
Uno di questi e' sicuramente Frontone nell'entroterra pesarese, in particolare il suo castello.
Arroccato a dominare la piccola valle del fiume Cinisco, e' stato nel tempo un importante punto strategico e militare conteso dai vari signori che si sono succeduti a governare il suo territorio.
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Lo splendido complesso, su tutto spicca il bel campanile nonche' torre dell'orologio dall'intonaco color salmone |
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Il castello |
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torri campanarie |
Ma tra queste antiche mura c'e' un'altra vita oltre a quella delle persone, tanti piccoli uccelli hanno scelto di vivere sui tetti e sui manufatti del borgo.
Sono rondoni, fanelli, codirossi, codirossi spazzacamini e poi ballerine bianche, storni, cincie e tanti altri. Ma come tutti i castelli che si rispettano, solo uno e' il suo signore...il passero solitario!
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fanello |
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un buco nel muro e' la casa del rondone |
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dopo un inseguirsi sui tetti decide di farsi ritrarre su un ramo |
In un tratto di questo impetuoso fiume vive un vecchio amico, da che mi ricordo l'ho sempre incontrato nel solito punto, e' il merlo acquaiolo...
Scendendo verso valle, sulla strada di casa un paio di incontri nelle campagne a ridosso della costa sono stati fonte di particolare interesse. Ho avuto la fortuna di fotografare due rapaci non troppo comuni dalle mie parti, il falco pecchiaiolo e il nibbio reale.
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credo che alcune coppie di pecchiaiolo, poche per la verita' si sono stabilite nei piccoli boschi residui della bassa valle del Cesano |
Percorrendo la statale Pergolese verso la costa, si attraversa il piccolo centro di S. Michele al Fiume. Qui c'e' una "storica" colonia di balestrucci. Lungo i 6/7 mt. di cornicione di un vecchio palazzo sono attivi una trentina di nidi. Accatastati l'uno sull'altro sono fonte di litigi continui tra i vari condomini.
E' stato interessante e divertente riprendere le scaramucce che avvengono lassu', il tutto tra le risa divertite dei miei figli.

Alla fine di questa storia si arriva al mare. Anche per questa estate ho trascorso gli ultimi quindici giorni di Luglio in un piccolo appartamento in affitto davanti alla spiaggia di Cesano a pochi km da Senigallia. Tra bagni di sole e di mare nelle pause dal lavoro ho potuto verificare come in questa fase della stagione si osservano i primi movimenti di tutti quegli uccelli che si spostano da nord verso sud dopo essersi riprodotti. Limicoli ed altri uccelli si riposano sugli scogli o sulla battigia, oppure passano in volo sulle teste indifferenti dei bagnanti. Pensando a futuri progetti ed a un po' piu' di tranquillita' vi lascio con le ultime immagini...
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i rondoni comuni sono tra i primi a migrare verso sud |
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alcuni beccapesci alle prime luci del mattino |
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piccoli gruppi di piro piro piccolo si spostano nervosi |
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un piovanello comune si rifocilla in una pozza sono ancora visibili le tracce del piumaggio riproduttivo |
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spatole in volo sul porto di Senigallia |
sabato 29 giugno 2013
Fine primavera a Castelluccio di Norcia
E cosi' si parte. Tenda, bagagli, cibarie, ma soprattutto bambini! Non so' se avete presente quei piccoli diavoletti curiosi, impazienti di cimentarsi con, insetti, rami, pozzanghere e tutto quello che si puo' inventare in un paio di giorni in montagna? Alla fine siamo due famiglie con ben 5 bambini spensierati al seguito.
La meta e' il camping Monte Prata nelle vicinanze di Castelluccio di Norcia, lo scopo e' quello di poter documentare uno degli spettacoli naturali piu' belli che gli appennini possono offrire in questa stagione, la fioritura della piana piu' famosa d'Italia. Gia', pero' sono quasi 1400 mt. di altezza e se mettiamo in conto che qui il 29 Maggio c'era ancora la neve, non tutto e' come speravi. Ma andiamo con ordine. Intanto Martedi' 25 Giugno arriviamo al campeggio. Lo scenario e' sempre spettacolare, davanti a noi i monti Sibillini fanno da cornice...
Mentre i nostri compagni di viaggio optano per un piccolo appartamento, noi decidiamo di affidarci alla nostra ormai fidata compagna, la tenda..
Nonostante il tempo estremamente variabile, risultera' ancora una scelta azzeccata. Subito in serata andiamo a dare un'occhiata alla piana per renderci conto a quale punto sia la fioritura. Sebbene ancora un po' indietro rispetto alla stagione, la zona e' sempre bellissima e lo scenario veramente unico..
Dopo una nottata rilassata nonostante le temperature, la mattina alle 07.00 erano 7 gradi!! Torniamo a Castelluccio. Anche se il colpo d'occhio non regala una visione d'insieme coloratissima, basta spostarsi per la piana per trovare angoli di meraviglia. Margherite, Fiordalisi e Papaveri, formano mosaici di puro stupore e bellezza...
Tra le nuvole di un imminente temporale, il paesino di Castelluccio arroccato a dominare la piana, ci regala la piu' classica delle visioni.
In mezzo a tanta bellezza, anche mia figlia Bianca decide di cimentarsi con la macchina fotografica.
Direi che il risultato e' promettente, brava Bianca...
E tra tutti i fiori riusciamo anche a scovare la casa di un culbianco, direi il giardino privato piu' bello del circondario...
Passata la seconda notte, e' tempo di tornare a casa. Sulla via del ritorno ci scappa una breve puntata a Colfiorito, giusto un paio d'ore per fermarci a mangiare e dare un' occhiata alla palude, un posto sempre affascinante. Qui lungo il percorso che costeggia una parte del canneto, i bambini fanno una scoperta tanto bella quanto pericolosa. Una vipera per fortuna intorpidita dal freddo si offre al mio obiettivo, un incontro con qualche brivido...
Dopo quest'ultima emozione, salutiamo la fine di questa breve vacanza contraccambiati dal canto sfrenato di un Cannareccione proveniente dal fitto canneto.
La meta e' il camping Monte Prata nelle vicinanze di Castelluccio di Norcia, lo scopo e' quello di poter documentare uno degli spettacoli naturali piu' belli che gli appennini possono offrire in questa stagione, la fioritura della piana piu' famosa d'Italia. Gia', pero' sono quasi 1400 mt. di altezza e se mettiamo in conto che qui il 29 Maggio c'era ancora la neve, non tutto e' come speravi. Ma andiamo con ordine. Intanto Martedi' 25 Giugno arriviamo al campeggio. Lo scenario e' sempre spettacolare, davanti a noi i monti Sibillini fanno da cornice...
Mentre i nostri compagni di viaggio optano per un piccolo appartamento, noi decidiamo di affidarci alla nostra ormai fidata compagna, la tenda..
Nonostante il tempo estremamente variabile, risultera' ancora una scelta azzeccata. Subito in serata andiamo a dare un'occhiata alla piana per renderci conto a quale punto sia la fioritura. Sebbene ancora un po' indietro rispetto alla stagione, la zona e' sempre bellissima e lo scenario veramente unico..
Dopo una nottata rilassata nonostante le temperature, la mattina alle 07.00 erano 7 gradi!! Torniamo a Castelluccio. Anche se il colpo d'occhio non regala una visione d'insieme coloratissima, basta spostarsi per la piana per trovare angoli di meraviglia. Margherite, Fiordalisi e Papaveri, formano mosaici di puro stupore e bellezza...
Tra le nuvole di un imminente temporale, il paesino di Castelluccio arroccato a dominare la piana, ci regala la piu' classica delle visioni.
In mezzo a tanta bellezza, anche mia figlia Bianca decide di cimentarsi con la macchina fotografica.
Direi che il risultato e' promettente, brava Bianca...
E tra tutti i fiori riusciamo anche a scovare la casa di un culbianco, direi il giardino privato piu' bello del circondario...
Passata la seconda notte, e' tempo di tornare a casa. Sulla via del ritorno ci scappa una breve puntata a Colfiorito, giusto un paio d'ore per fermarci a mangiare e dare un' occhiata alla palude, un posto sempre affascinante. Qui lungo il percorso che costeggia una parte del canneto, i bambini fanno una scoperta tanto bella quanto pericolosa. Una vipera per fortuna intorpidita dal freddo si offre al mio obiettivo, un incontro con qualche brivido...
Dopo quest'ultima emozione, salutiamo la fine di questa breve vacanza contraccambiati dal canto sfrenato di un Cannareccione proveniente dal fitto canneto.
martedì 14 maggio 2013
La legge della natura...
Un pomeriggio come tanti nella campagna marchigiana. Una lepre pascola tra l'erba alta quando, dall'alto un predatore tenta di sorprenderla...In realta' la lepre e' riuscita a scappare, ma la scena e' stata da documentario!
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