martedì 8 luglio 2014

Tra monti e campagna

Finalmente le ferie!! E si' perche a cavallo tra Giugno e Luglio ce la siamo spassata in una vacanza " on the road". Una settimana tra le vette d'Abruzzo e la steppa Laziale, piu' precisamente Campo Imperatore e dintorni e l'ormai famoso B&B Naumanni nei pressi di Tarquinia VT. A Pescomaggiore, 1000mt. di altezza nei pressi dell' Aquila abbiamo soggiornato nel B&B La Pennechella, un nome che e' tutto un programma...Oltre alle belle dormite e' anche un buon punto per raggiungere facilmente Campo Imperatore, la splendida altura sotto le vette del massiccio del Gran Sasso. Infatti passando per la scorciatoia che dal paesino di Filetto sale al piano di Fugno e poi alla fossa di Paganica si raggiungono le praterie dell'altopiano in mezz'ora.

Pescomaggiore, dietro la conca aquilana

Bello, pulito ed economico!
  
Dal terrazzo verso sx  Gran Sasso


Verso dx Velino Sirente
 Voglio tralasciare le brutture del post terremoto, ma vi assicuro che da quello che ho visto e sentito poco e niente e' cambiato da quel tragico 6 Aprile 2009.
Girando nei dintorni del paese diverse specie di uccelli si possono osservare e sentire, su tutti la " risata" del Picchio verde che risuona da ogni angolo. Ma anche Zigoli neri, Sterpazzoline Averle piccole, Allodole Cincie ed anche un bel Pecchiaiolo illuminato dalle prime luci del mattino...


Alzandosi di quota, sulla stradina che porta verso la montagna, si possono osservare gli Zigoli gialli, i primi Culbianchi, i Prispoloni, i Calandri e ancora le Averle piccole.













Giunti poi sul valico di Fossa di Paganica, vedo in lontananza un grosso rapace in termica. Inforco il binocolo e finalmente posso osservare il mio primo Grifone!!
Per fortuna decide di venire dalla mia parte, ed anche se un po' lontano riesco a fotografarlo.

  Ormai siamo in vista di Campo Imperatore, il tempo e' piuttosto variabile, sprazzi di sole si alternano a grosse nuvole scure ma in ogni caso il posto e' veramente bello.













Qui possiamo osservare ancora tanti Culbianchi ed alcuni Fringuelli alpini anche se questi ultimi non riesco a fotografarli. Anche le Allodole spuntano sulle grosse pietre della piana.

 


 L' indomani lasciamo le montagne per dirigerci verso il Tirreno, presto all'aria fresca si sostituiranno polvere, caldo e terra arida, la prossima tappa infatti sara' la Maremma laziale.
Giunti tra le campagne fra Tarquinia e Civitavecchia, appena lasciata la trafficatissima Aurelia e' come entrare in un altro mondo. Alle macchine ed al rumore si sostituiscono calma e una campagna ancora intatta, con casali abbandonati e campi e incolti che salgono dolcemente verso i Monti della Tolfa. Nei pochi km che ci separano dal B&B Naumanni osservo Cappellaccie e Ghiandaie marine, queste ultime risulteranno molto abbondanti in tutto il territorio.
Un discorso a parte merita "Villa Naumanni", Roberto e Bianca sono stati molto attenti a non distruggere i nidi dei Falchi grillai che gia' nidificavano prima della ristrutturazione del casale, anzi ne hanno incentivato il numero creandone di altri. Infatti da una, due coppie iniziali, dopo quattro anni sono arrivate a 13 coppie nidificanti! Merito soprattutto di un birder e caro amico olando/ romano o romano / olandese che dir si voglia. E' stato infatti Steven Heuting , che scoprendo per primo i falchi ha poi parlato con i futuri proprietari del casale che sono stati molto contenti di ospitare questi clienti cosi' particolari. E cosi' stando tranquillamente all'ombra con una birra in mano si puo' osservare l'attivita' giornaliera di questi splendidi uccelli, dalla caccia alla cura dei piccoli.





giovane pronto all'involo

idem...


Venerdi 4 Luglio poi ho l'opportunita' di visitare le zone attorno a Tarquinia, guida d'eccezione e' proprio Steven, che rivedo dopo tanto tempo, precisamente da fine Agosto 2012.
Girando un po' a piedi un po' in macchina visitiamo le aride zone dove vivono Occhioni e Albanelle minori, Calandre e Calandrelle e poi i tanti Nibbi sia reali che bruni e le onnipresenti Ghiandaie marine. Uniche assenti ingiustificate le Averle!! Chissa' dove si sono ficcate?

























Nibbio reale

Nibbio bruno 

Nibbio bruno

Per finire l'omaggio alla splendida regina di questa terra..






Ah, dimenticavo un ringraziamento particolare a mia moglie Martina, a Bianca e Diego per aver sopportato le mie..." lezioni di birdwatching"...

venerdì 23 maggio 2014

Una strana primavera


Che dal punto di vista metereologico, la primavera sia un po' cambiata e' ormai un dato di fatto, freddo e pioggia insistente sono da qualche anno quello che stiamo vedendo. Questa situazione credo che inizi ad influire anche sul movimento migratorio degli uccelli, diminuzione delle osservazioni e calo anche consistente degli animali e' quello che si e' visto, almeno dalle mie parti negli ultimi due anni. Nonostante questo pero' l'entusiasmo che mi prende ogni volta che decido di passare una giornata a fare del sano birdwatching e' sempre quello di vent'anni fa'. Cosi', la collina di Montecucco e' ormai da tradizione uno dei miei posti preferiti. Qui ho avuto la fortuna anche questa volta di poter immortalare in alcuni scatti i rapaci che migrando, utilizzano i campi come zona di caccia.

Lodolaio
Falco cuculo, un maschio immaturo


Un Biancone tenta la fortuna...




I Falchi pecchiaioli si limitano a sorvolare la zona senza fermarsi

Un Nibbio bruno sorvola basso su un campo tagliato da poco

Falco di palude con le prove della predazione...

Poiana, un immaturo... 

...che deve vedersela con il palude
Un altro appuntamento al quale non mi piace mancare e' anche quello con la Gradina del Conero. Qui posso ritrovare vecchi amici e, tra laute mangiate, cazzeggi ma soprattutto allegria si possono sopportare anche le giornate di scarso passo. 

Cristian e Renzo impersonano perfettamente il " Gradina style"

Strani personaggi si aggirano per il Conero...

Quando pero' il lavoro chiama, si torna tutti nei ranghi e si inizia il conteggio...





Pecchiaioli in migrazione

Anche per i  palude la stagione migratoria sta per finire.

martedì 19 novembre 2013

Dal San Vicino

Diciamo che il periodo fitto di impegni mi fa' vivere di ricordi, quindi, dopo alcuni ripensamenti ho deciso di postare la "prima" di una passeggiata sulla vetta del San Vicino con tutta la famiglia. 
E' il lontano 6 gennaio di quest'anno, la giornata fresca e' l'ideale per una camminata in montagna con i bambini. Con mia moglie Martina decidiamo che la vetta del monte San Vicino sarebbe stata un'ottima prima per i piccoli Bianca e Diego. La montagna alta circa 1400mt. e' posta a cavallo tra le provincie di Ancona e Macerata nelle Marche, ed e' un ottimo balcone sugli Appennini. Se s'incontra la giornata giusta, la vista spazia dal Catria nel pesarese fino al Terminillo nel Lazio passando per i Sibillini ed il Gran Sasso.  
Poco piu' di un'ora di sentiero ci separa da dove lasciamo la macchina alla vetta, i bambini sono eccitatissimi e sembrano non sentire la fatica della salita. Il panorama ci ripaga della fatica ed un mondo nuovo si apre davanti ai loro occhi. Valli, monti e le vette di tutte le montagne attorno sono visibili, anche per me e Martina, " navigati montanari", lo spettacolo e' notevole. Seduti sull'erba della vetta ci godiamo lo stupore dei piccoli scalatori, questo e' sicuramente un giorno da ricordare...

Il monte Cucco, domina la piana del fabrianese
L'aspra parete del Corno di Catria

I Sibillini, a sx si vede il Corno Grande del Gran Sasso

I monti Gemelli e a sx le "scalette" del monte Ascensione
segnano le terre d'Ascoli 

A sud ovest spicca il Terminillo
Le giogaie dell'alto maceratese fanno da cornice al Pennino
dietro c'e' l'Umbria

Un po' di spazio anche per i protagonisti...



giovedì 24 ottobre 2013

Nel bosco dorato

Autunno, il richiamo della montagna e' forte. Immagino gia' i colori ed il profumo del bosco in questa stagione. Sebbene sia salito tante volte sull'Acuto, il sentiero che taglia la faggeta da "Bocca della valle" al rifugio di "Fonte del faggio" e' sempre come una nuova scoperta. Qui si entra nel bosco incantato dove e' facile tornare bambini e sperare di incontrare Elfi e Gnomi, creature magiche e animali parlanti, che so', un Bianconiglio che ti faccia entrare nella caverna fatata e che ti scaraventi nel mondo della fantasia...Ma questi sono solo i sogni di un quasi cinquantenne che si rifiuta di crescere! Il bosco pero' e' quello vero, con alcuni alberi maestosi e con colori talmente belli che stordiscono solo alla vista, dove hai timore di rovinare tutto solo camminandoci nel mezzo. Questo pero' e' il mio mondo, dove striscio sul sottobosco solo per sentire il rumore e l'odore delle foglie, dove abbraccio un tronco come se fosse un vecchio amico, non me ne vergogno, perche' solo cosi' mi sento veramente parte di questa meravigliosa natura. Ma adesso spazio alle immagini... 
L'inizio del sentiero sotto la cresta ovest dell'Acuto











Il piccolo rifugio di Fonte del Faggio



La splendida fonte in pietra formata da 6 vasche